
Anche tu scaricavi la tua musica preferita da Napster? Il primo sistema di peer to peer per la condivisione di file realizzato dai giovanissimi Shawn Fanning e Sean Parker nell’estate del 1999.
Il successo immediato
Napster realizzò quello che era da sempre il sogno di tutti gli appassionati di musica: un programma di file sharing dove, passando attraverso un server centrale, gli utenti potevano condividere mp3 musicali in maniera totalmente gratuita.
Le cause della chiusura
Il successo fu ovviamente immediato e nel 2000 il sistema si diffuse su larga scala, purtroppo però l’idillio durò poco e nel 2001 arrivò l’annuncio dalla chiusura di Naspter.
La causa era un’accusa, in realtà già partita nel dicembre del 1999, da parte dell’associazione dei produttori discografici statunitensi (Record Industry Association of America) che aveva citato Napster per violazione dei diritti d’autore e per aver veicolato il messaggio che la musica fosse gratuita.
A ciò si aggiunse poi anche la citazione del gruppo dei Metallica che incolpavano Napster di aver diffuso il proprio brano “I Disappear” ancor prima della sua uscita ufficiale.
Tutto ciò in un primo momento non fece altro che alimentare il successo di Napster, ma in seguito ne decretò la chiusura.
A nulla servirono i tentativi di Fanning di dimostrare come la sua creazione in realtà avesse aiutato la promozione della musica e come i file condivisi con Naspter fossero degli utenti e non del programma stesso.
La chiusura di Napster
Nel luglio del 2001 un giudice ordinò a Napster di chiudere ogni attività a causa della violazione ripetuta del copyright.
Nel settembre dello stesso anno Napster provò a rilanciarsi cercando di trasformare il servizio da gratuito a pagamento, per coprire così i 26 milioni di dollari che doveva pagare per i danni commessi.
Il tentativo non andò in porto e l’unica soluzione fu quella di vendere l’intero progetto che venne acquistato da Bertlesmann AG per 8 milioni di dollari.
Il 3 giugno del 2002 Napster chiese l’applicazione del Capitolo 11, una sorta di fallimento controllato, e il 2 settembre un giudice fallimentare bloccò la vendita obbligando Napster ad andare in liquidazione.
Molti dei dipendenti furono licenziati e il sito chiuse definitivamente lasciando la scritta “Napster wash ere“.
Napster oggi
Oggi Napster è di proprietà della Roxio Inc, che acquistò marchio e logo nel novembre del 2002, e non è più un servizio peer to peer ma un provider di musica online a pagamento.
Vuoi saperne di più?
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