
Ti ricordi del modem analogico? Il primo tipo di modem che permetteva di accedere a internet attraverso la linea telefonica, producendo quell’indimenticabile rumore che simulava la composizione di un numero telefonico.
La storia del MOdulatore/DEModulatore
Tornando indietro nel tempo si hanno notizie dei primi modem, da Modulatore/Demodulatore, già negli anni ’40 quando l’US Air Force li utilizzava per velocizzare l’invio di immagini radar al comando generale.
I Bell Laboratories negli anni ’50 migliorarono i modem di allora creando modelli in grado di ricevere fino a 152 bit al secondo (bps).
Il 1962 è stato il primo anno dei modem commerciali, chiamati Bell 103, che consentivano trasmissioni in full-duplex, mettevano a disposizione la FSK, Funzionalità di frequency-Shift Keying, e trasmettevano a una velocità di 300 bps.
I modem di allora erano costruiti da una base con una forcella a due entrate: una veniva utilizzata per l’altoparlante, l’altra per il microfono. L’altoparlante inviava i messaggi che venivano rilevati, convertiti in segnali elettrici e inviati per la demodulazione.
Per inviare un singola lettera erano necessari 8 bit, un modem a 300 bps era quindi in grado di trasmettere 30 lettere al secondo.
Il primo modem domestico
Nel 1977 Dale Heatherington e Dennis Hayes crearono il primo modem “domestico” per personal computer, proprio da loro deriva infatti il set di comandi detto “Hayes Standard AT”.
Si iniziarono così a diffondere le BBS, Bullettin Board System, cioè i primi computer che consentivano messaggistica e condivisione di file centralizzata.
Da lì all’arrivo dei modem a 2400 bps, che raddoppiavano la velocità di trasferimento, il passo fu breve.
Successivamente nel 1990 arrivarono i modem a 4800 bps e, nel 1991, quelli a 9600 bps che sfruttavano due canali sulla stessa linea telefonica.
Con la risoluzione dell’effetto eco, che impediva al modem di capire se il segnale era inviato o ricevuto dallo stesso apparecchio, si fece un ulteriore passo in avanti e sul mercato comparvero i modem a 14.400 bps, a 28.800 bps e a 33.600 bps.
Il modem a 56 Kbps
Nel 1996, grazie a una tecnologia brevettata dell’ingegnere canadese Brent Townshend, le aziende furono in grado di costruire i primi modem che raggiungevano una velocità di 56 Kbps (48 Kbps in upload).
L’arrivo inoltre dell’USB consentì di utilizzare questo metodo anche per connettere i modem al PC: l’installazione e il funzionamento erano così molto più semplici, e le dimensione del modem divennero quelle di una scatoletta quadrata.
Oggi con il diffondersi delle linee ADSL super veloci, il vecchio modem analogico è caduto in disuso e trovare un apparecchio a 56 Kbps è davvero difficile.
Cronistoria
- Anni ’20 –primissimi modelli di modem, usati assieme alle telescriventi per inviare dati attraverso la linea telefonica.
- Anni ’40 – l’US Air Force utilizza i modem per velocizzare l’invio di immagini radar al comando generale.
- Anni ’50 – i Bell Laboratories creano un modem grado di ricevere fino a 152 bps.
- 1962 – primi modem commerciali, chiamati Bell 103.
- 1977 – primo modem domestico.
- 1990 – modem a 4800 bps.
- 1991 – modem a 9600 bps.
- 1996 – modem a 56 Kbps.
Vuoi saperne di più?
Se vuoi approfondire la storia del modem analogico e fare un nostalgico tuffo nel passato ti consigliamo questo approfondimento:
Modulo contatti
Tutti i campi sono obbligatori.