Monkey Island: ma questi… sono 256 colori!!!

Monkey Island: ma questi… sono 256 colori!!!
23 Ottobre 2015 kinetica
Come eravamo

Ti ricordi di Guybrush Threepwood, il giovane aspirante pirata protagonista della saga Monkey Island?

Il primo capitolo di questa coinvolgente avventura grafica, “The Secret of Monkey Island“, esce nel 1990 prodotto dalla LucasFilm Games, la casa editrice di videogiochi fondata nel 1982 dalla Lucasfilm Ltd. di George Lucas. Nello stesso anno la compagnia viene rinominata nella più conosciuta LucasArts Entertainment Company.

Dopo il primo episodio vengono realizzati altri 3 capitoli della saga, accomunati dalle avventure del giovane pirata e dal coinvolgente umorismo demenziale, che fa da filo conduttore a tutte le imprese.

In seguito viene rilasciata una nuova incarnazione videoludica della saga grazie al lavoro della TellTale Games, che realizza una miniserie ad episodi.

I quattro capitoli

The Secret of Monkey Island– 1990

In The Secret of Monkey Island Guybrush Threepwood arriva su di una piccola Isola dei Caraibi, l’isola di Mêlée, con il sogno di diventare un pirata. Per realizzarlo deve superare tre prove: sconfiggere in una gara di insulti Carla, il maestro di spada dell’isola, rubare l’idolo dalle molte mani dalla villa della governatrice Elaine Marley, di cui poi si innamora, e scovare un tesoro.Quando però l’amata Elaine viene rapita dal pirata-fantasma LeChuck, anch’egli innamorato della governatrice, e portata su Monkey Island, Guybrush decide di andarle in soccorso.

Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge – 1991

Nel secondo episodio della saga, Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge, Guybrush è alla ricerca del potente e misterioso tesoro di Big Whoop, ma si imbatte in Largo LaGrande che riesce a far resuscitare il terribile pirata LeChuk che torna in versione zombie.
Il cattivo LeChuck per vendicarsi parte a caccia di Guybrush il quale continua con la ricerca del tesoro, unica possibilità di salvezza.

The Curse of Monkey Island – 1997

Nel terzo episodio della saga, The Curse of Monkey Island, Guybrush conquista una volta per tutte l’amore di Elaine salvandola dal terribile LeChuck. Le regala poi un anello stregato da una maledizione che trasforma l’amata in una statua d’oro.Guybrush così, sempre ostacolato da LeChuck diventato ora un demone, dovrà distruggere la maledizione e salvare Elaine.

Fuga da Monkey Island – 2000

Il quarto episodio, Fuga da Monkey Island, è caratterizzato graficamente dai personaggi che si muovono in 3 dimensioni attraverso la tastiera e non più con l’uso del mouse.In questa avventura Guybrush ed Elaine tornano sull’Isola di Mêlée di cui la donna è governatrice, ma scoprono di essere stati dichiarati morti e che nessuno li sta aspettando.Così Elaine deve darsi da fare per riconquistare i cittadini in vista delle elezioni mentre Guybrush deve affrontare nuovamente il redivivo LeChuck e il suo nuovo e temibile alleato: Ozzie Mandrill, che vuole far scomparire tutti i pirati dai Caraibi

La mini serie ad episodi

Tales of Monkey Island – 2009

L’ultima incarnazione della saga, Tales of Monkey Island, è divisa in 5 episodi che vengono rilasciati con cadenza mensile a partire dal 7 luglio 2009.

In questa ultima versione del gioco gli sviluppatori confermano l’eliminazione del classico “punta e clicca” per utilizzare invece un mix di mouse e tastiera.

Ancora un volta Guybrush deve sfidare il terribile demone/zombie/pirata/fantasma LeChuck per difendere Elaine, ma in questa avventura si ritrova vittima di un incantesimo vodoo che, invece di annientare LeChuck, spedisce il protagonista in un’isola lontana con una mano affetta dal morbo di “LeChuck” che gli rende difficile lasciare l’isola e ritrovare l’amata.

Realizzazioni e versioni

I primi due capitoli di Monkey Island si basano sul motore SCUMM, ideato da Ron Gilbert, che rappresenta una novità per l’epoca: con l’interfaccia nella parte bassa della schermata dove si trovano i verbi da selezionare per compiere le azioni.

Sono realizzati dallo stesso Gilbert assieme a Tim Schafer e Dave Grossman e vengono distribuiti per Atari, Amiga, IBM compatibili e Apple Macintosh.

Il terzo capitolo viene realizzato da Jonathan Ackley e Larry Ahern, con la direzione artistica di Bill Tiller, che conferisce un aspetto molto più “cartoon” rispetto ai precedenti episodi, mentre il quarto capitolo è diretto da Sean Clark e Mike Stemmie. Dal punto di vista narrativo questi due episodi si discostano nello stile e nell’epoca: il terzo è infatti ambientato 6 anni dopo il secondo.

La miniserie invece si articola lungo i cinque episodi in un’unica grande avventura che termina appunto con il quinto e ultimo episodio della saga.

La parte audio viene composta da Michael Land con musiche ispirate spesso al Reggae, basti pensare che il cognome della governatrice è Marley, con un chiaro riferimento a Bob Marley.

Filosofia di gioco e citazioni

Ciò che accomuna tutti gli episodi di Monkey Island è:

  • l’idea, sviluppata dalla LucasArts, che non ci saranno frustrazioni da parte del protagonista. Guybrush non rischia mai di morire e il giocatore non deve ricominciare da capo il gioco ad ogni errore.
  • Il giocatore che, episodio dopo episodio, deve risolvere gli enigmi attraverso gli indizi sparsi sulle isole.
  • La struttura narrativa che suddivide ogni avventura in capitoli: antefatto, preparazione, viaggio e risoluzione.
  • Lo humor: tutta la saga è inoltre caratterizzata da citazioni nascoste, che si riferiscono ad altre avventure della LucasArts, scene e frasi che ricordano gli episodi di Star Wars, e azioni o esclamazioni particolarmente bizzarre e curiose che vengono attivate solo in determinate situazioni.

Vuoi saperne di più?

Se vuoi approfondire la storia di Monkey Island e fare un nostalgico tuffo nel passato ti consigliamo questo approfondimento:

Wikipedia – Monkey Island

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